Punta Palascìa e Torre Sant’Emiliano: il volto selvaggio della Puglia orientale

turismo a Punta Palascìa e Torre Sant’Emiliano
Punta Palascìa e Torre Sant’Emiliano

Tra scogliere a picco sull’Adriatico e torri di vedetta immerse nella macchia, Punta Palascìa e Torre Sant’Emiliano raccontano la Puglia più autentica, estrema e luminosa.

Punta Palascìa e Torre Sant’Emiliano, là dove la Puglia incontra l’alba del mondo

Esiste un punto in Puglia dove l’Italia inizia davvero. Un luogo estremo, quasi simbolico, in cui il continente si affaccia sull’infinito e la terra si arrende all’acqua.
Quel punto è Punta Palascìa, il punto più a est d’Italia, e poco più a nord sorge Torre Sant’Emiliano, una sentinella silenziosa affacciata sul nulla. Qui, il turismo a Punta Palascìa e Torre Sant’Emiliano è un’esperienza sensoriale, spirituale e visiva, capace di connettere il viaggiatore con una dimensione primordiale.

Punta Palascìa: il primo sole d’Italia

Situata nei pressi di Otranto, Punta Palascìa è nota per essere il luogo dove il sole sorge per primo nel Bel Paese. Chi decide di attendere l’alba da questa scogliera viva il privilegio di vedere la luce filtrare direttamente dall’orizzonte, senza ostacoli, mentre l’Adriatico si accende d’oro e silenzio.

Il faro di Punta Palascìa, costruito nel 1867 e oggi sede di un osservatorio ambientale e marino, è uno dei cinque fari italiani tutelati dalla Commissione Europea per il loro valore storico e paesaggistico. Qui, natura e ingegneria convivono in un equilibrio perfetto, come se il faro stesso fosse cresciuto dalla roccia.

Torre Sant’Emiliano: tra sentieri e solitudine

Poco più a nord, seguendo la costa del Parco Regionale Costa Otranto - Santa Maria di Leuca, si erge Torre Sant’Emiliano, una torre di avvistamento costruita nel Cinquecento per contrastare le incursioni ottomane. Isolata e affascinante, domina una delle zone costiere più selvagge e incontaminate della Puglia.

Il paesaggio circostante è un susseguirsi di macchia mediterranea, rovi di capperi, ginestre e pietra viva, battuto solo dal vento e dal volo dei gabbiani. I sentieri che portano alla torre sono percorsi ideali per chi cerca escursioni naturalistiche, silenzi assoluti e panorami che tolgono il fiato.

Turismo a Punta Palascìa e Torre Sant’Emiliano: un’esperienza lenta

Chi arriva fin qui non cerca folla né comfort, ma essenza. Il turismo a Punta Palascìa e Torre Sant’Emiliano è per chi ama camminare, osservare, respirare. È turismo escursionistico, sostenibile, contemplativo.
Il trekking lungo la costa orientale del Salento offre una delle esperienze paesaggistiche più pure d’Italia, tra calette rocciose, fondali blu cobalto e rovine immerse nel silenzio.

Curiosità: in alcune notti limpide, da Punta Palascìa si riesce a scorgere la sagoma delle montagne albanesi, e in particolare il monte Cika. Un ponte invisibile tra due mondi, divisi solo da un tratto di mare.

Il fascino dell’estremo

Turismo a Punta Palascìa e Torre Sant’Emiliano significa scoprire una Puglia diversa: non folkloristica, non barocca, ma cruda, vera, primitiva e luminosa. È un viaggio al limite della geografia e dell’immaginazione, dove ogni passo conduce più vicino all’essenziale.

Un paesaggio che Piero Angela avrebbe amato raccontare con lentezza, facendo scorrere immagini di scogliere antiche, vento tra i fichi d’india, luce che svela e custodisce.
Un paesaggio da vivere in punta di piedi, con lo stupore negli occhi.

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