Teatro Politeama Greco: dove Lecce racconta il suo spirito scenico
Nato a fine Ottocento come simbolo di modernità e cultura, il Politeama Greco è ancora oggi il cuore pulsante della
Nel cuore di Lecce, tra eleganti viali e facciate barocche, sorge un edificio che non ostenta la sua grandezza, ma la afferma con equilibrio e grazia. Il Teatro Politeama Greco è più di un luogo per lo spettacolo: è un simbolo civico, un crocevia di arte, società e identità culturale per tutta la Puglia.
Nato in un momento in cui la città si apriva all’Europa, ma restava radicata alla sua pietra, il teatro ha saputo coniugare classicità e modernità, spirito greco e anima mediterranea.
Fu inaugurato nel 1884 per volere dell’imprenditore e mecenate Giuseppe Greco, che desiderava donare a Lecce un vero palcoscenico stabile, degno delle grandi città italiane. L’intento era chiaro: affrancare la cultura salentina da un provincialismo postunitario, offrendo uno spazio dove musica, teatro e società potessero fondersi.
Il progetto architettonico, firmato da Giuseppe Arditi, si ispirava ai modelli classici dei teatri all’italiana: platea, palchi, galleria, stucchi, velluti, ma con un’apertura visiva più ampia e sobria, in linea con il gusto ottocentesco borghese. La facciata neoclassica, incorniciata da colonne scanalate e timpano triangolare, conferisce al teatro un tono solenne, senza eccessi.
Per oltre un secolo, il Politeama Greco di Lecce ha ospitato opere liriche, balletti, concerti sinfonici, commedie popolari, prosa contemporanea. Da Mascagni a Dario Fo, da Carla Fracci a Ezio Bosso, il suo palcoscenico ha visto scorrere l’anima artistica di generazioni.
Ma è anche il luogo dove Lecce ha costruito il suo immaginario culturale. Qui, tra un applauso e un intervallo, si sono formate coscienze, si sono espressi fermenti sociali, si sono condivisi ideali. Il teatro è stato — e continua a essere — un luogo di incontro più che di semplice visione.
Il nome “Politeama” significa letteralmente “luogo per molti spettacoli”. Una scelta significativa: già nel nome c’è l’idea di pluralità, di apertura a diversi linguaggi espressivi.
Diversamente da un teatro lirico specializzato, il Politeama nasce per essere versatile, capace di accogliere dal dramma al varietà, dalla sinfonia alla satira.
Il Politeama Greco è un luogo che si visita con le orecchie prima che con gli occhi.
È nel suono delle tavole del palcoscenico, nel fruscio del sipario, nel sussurro delle file di velluto rosso che si ritrova la sua vera voce.
Una voce che Piero Angela avrebbe fatto risuonare con rispetto e chiarezza, raccontandoci come un teatro possa essere specchio della comunità, e allo stesso tempo, proiettore di futuro.
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