Teatro Politeama Greco: dove Lecce racconta il suo spirito scenico
Nato a fine Ottocento come simbolo di modernità e cultura, il Politeama Greco è ancora oggi il cuore pulsante della
Nel cuore della costa adriatica, tra Trani e Molfetta, si affaccia una città che non grida la propria bellezza, ma la sussurra in ogni dettaglio. Bisceglie è un intreccio di memoria e mare, un luogo dove la storia si specchia nelle acque del porto e la pietra antica riflette la luce dorata del Sud.
Chi arriva qui non trova una Puglia da cartolina, ma una città viva e stratificata, dove ogni angolo custodisce un segreto, ogni strada conduce a un racconto.
Bisceglie nasce sul mare, e il suo porto naturale è stato per secoli rifugio e punto d’approdo per mercanti, pellegrini e conquistatori. Il borgo antico, adagiato su un piccolo promontorio roccioso, è un labirinto di strade lastricate, archi, logge e chiese romaniche, dove il tempo sembra essersi addormentato in pietra.
Tra i simboli più affascinanti spicca la Cattedrale di San Pietro Apostolo, esempio maestoso di romanico pugliese, con facciata sobria e interni solenni. Ma basta poco per perdersi tra i cortili nascosti, i portali scolpiti e i palazzi nobiliari dimenticati dal turismo di massa.
Il tratto costiero di Bisceglie è un inno alla pietra viva e al mare pulito. A differenza delle lunghe spiagge sabbiose del Salento, qui il paesaggio è fatto di calette rocciose, grotte marine e scogliere levigate dal vento e dalla salsedine.
Le acque sono limpide, ideali per chi ama snorkeling, immersioni o semplicemente rilassarsi tra le insenature. Da non perdere la Spiaggia del Macello e la Cala del Pantano Ripagnola, o una passeggiata al tramonto lungo il Lungomare Umberto Paternostro, dove il cielo si confonde col mare.
A pochi chilometri dal centro si trova la Dolina di San Francesco, una cavità naturale tra le più importanti della Puglia carsica, dove sono stati rinvenuti resti di insediamenti preistorici. E poi ci sono le chiese rupestri, gli ipogei, le tracce della civiltà messapica e romana: Bisceglie è una città che vive su più livelli, tra superficie e sottosuolo, tra presente e memoria.
Pochi sanno che nei pressi di Bisceglie sorgono due dolmen preistorici: Chianca e Albarosa, risalenti all’età del Bronzo. Si tratta di strutture funerarie megalitiche che raccontano un’epoca arcaica, in cui la pietra era sacra e l’orientamento astronomico parte del rito.
Un legame profondo con la terra e il cielo, ancora leggibile nel paesaggio agricolo che le circonda.
Bisceglie non è una città da attraversare in fretta. È un luogo da camminare lentamente, da ascoltare con attenzione, dove ogni pietra restituisce eco di voci lontane.
Piero Angela avrebbe scelto di raccontarla al crepuscolo, con il passo lento di chi cerca senso oltre l’apparenza, lasciando spazio al silenzio tra un'informazione e l'altra. Perché Bisceglie non si spiega: si rivela.
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